Il libro di Giulio Leoni è stato quello che io speravo: una biografia romanzata della vita di Cesare Borgia. Le battaglie, c'erano, ma perché facevano parte della vita di questo famosissimo condottiero. Leoni ha colpito il bersaglio quando ha centrato l'argomento sulla personalità del Valentino. Pagina dopo pagina conosciamo la personalità difficile, a volte bizzarra, del bastardo del papa Borgia. E a volte si deve pensare che il suo comportamento verso gli altri non sia soltanto per una crudeltà che era già presente nella sua infanzia, anche perché la malattia che subiva faceva sì che il suo carattere andasse a peggio ogni volta che la malattia faceva progressi. Ci sono molti i paragrafi che mi hanno colpito e mi hanno fatto riflettere ma quello che veramente mi è stupito è stato quello con Leonardo sull'argomento della "belleza dell'atrocità", forse perché, parlando di questa maniera, il Valentino voleva dare un senso al suo comportamento. La descrizione del carro, invenzione di Leonardo (capitolo 15, pagina 129-136) e il dialogo che venne in seguito è, per me, uno dei capitoli più bizzarre del romanzo e anche interessante, perché finalmente, il Valentino ha ragione: Leonardo riesci a vedere la belleza nell'atrocità, ma non come crede Valentino, bensì perché Leonardo è curioso per quanto riguarda la fisionomia dell'uomo e non alla maniera che pensa il Valentino. Insomma un romanzo molto interessante, scritto in maniera accurata che, dal mio punto di vista, ha descritto, in maniera magistrale, il carattere di uno dei condottieri più famosi della Storia italiana.
No hay comentarios:
Publicar un comentario
Podedes deixar aqui os vosos comentarios, ideas e suxerencias.
Podéis dejar aquí vuestros comentarios, ideas o sugerencias.
Spazio per scrivere le vostre osservazioni e idee.