Cavalier Hak è un libro che si comincia a leggere come un racconto classico con fate, essere buoni e malvagi, e battaglie tra il bene e il male.
Cavalier Hak è una donna, forse una
ragazza. Non si sa la sua età. Io l’immagino giovane, bella,
forte, decisa, con i dubbi propri della giovinezza, e anche con lo
stesso coraggio che poteva provare qualcuno di noi quando aveva 20
anni. Io ho ancora 20 anni… nella mia anima, si intende.
Quello di Hagar Lane è un romanzo che,
attraverso la fantasia, la mitologia, la psicologia e l’amore per
la natura e gli esseri che abitano il nostro Pianeta, vuole esprimere
un punto di vista diverso sull’Umanità.
La storia di un cavaliere errante che per
circostanze che non hanno a che vedere con lui direttamente, deve
muoversi da un villaggio all’altro sul suo cavallo, da solo,
cercando un posto fisso dove abitare, è una storia comune a ogni
civiltà.
Questo cavaliere diventa nobile e poi re
di un territorio e agisce con giustizia sul destino dei suoi
abitanti. A volte il potere porta questo cavaliere, già re, alla
follia. Ogni volta che Hak la stacca dal suo cuore, rinasce con
forza.
Questo cavaliere deve, assolutamente,
lottare quasi fino alla morte contro un potere che, nonostante creda
fare il bene, in realtà porta gli uomini alla schiavitù. Contro
questo potere che crede di possedere la Ragione Assoluta e che vuole
che tutti coloro che non la pensano come lui vengano massacrati, si
alza questo cavaliere errante. Perché il mondo non ha bisogno dei
folli che non rispettano chi la pensa diversamente, e così Cavalier
Hak lotterà contro i Giusti, comandati da Innocente:
Io, Giusto Innocente, Sommo Governatore
della Congrega dei Giusti, Imperatore dei Draschi e Generale delle
milizie e dei cavalieri di tutta la valle, comunico che ha avuto
inizio la guerra santa contro i Musulmani, gli Ebrei, i Catari, i
Valdesi, i Borgomili, i Patarini, gli Umiliati, i Dolciniani, i
Beghini, i Poveri di Lione, i Passagini, i Giosefini, gli Arnaldisti
e i Pagani. La guerra si spanderà in ogni angolo della Terra, finché
resterà in piedi una sola congregazione: quella dei Giusti.
Ammazziamoli tutti! Dio Riconoscerà i suoi. (pagina
145)
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