RECENSIONE: LEGÀMI di Roberta Mezzabarba. Il secondo romanzo di questa scrittrice ha vinto diversi premi letterari.
LEGÀMI.
Ci sono legàmi di diversi tipi: Legàmi di sangue, legàmi di
amicizia, legàmi d’amore. In questo libro Roberta Mezzabarba,
tramite il personaggio di Guglielmo Rigoberti, ci parla in maniera
accurata e chiara di tutti questi legàmi.
Guglielmo è un
ventenne che vive una vita normale: è bello, forte, gentile,
frequenta l’università e va in palestra. Un giovane come altri
tanti che vivono in una città qualsiasi.
Sta per finire l’anno
1999 e Guglielmo, come tutti i suoi amici, andrà a festeggiare la
fine del Milennio. Ha una fidanzata, Gemma, una ragazza carina e
gentile. Tutto è a posto, tutto tranne che i suoi genitori non sono
proprio i suoi genitori. Lui è stato affidato ai Rigoberti la notte
di San Silvestro dell’anno 1979, giusto venti anni fa. Angelica sua
madre glielo svela prima che lui vada da Gemma e Guglielmo rimane
sbalordito da questa notizia. Un ciondolo e una vecchia Bibbia è
tutto quello che resta della sua madre naturale, gli dice Angelica.
Guglielmo se ne va con Gemma, il suo cervello gira e gira pensando
alle parole dette da sua madre... adottiva. Perché gli hanno mentito
in tutti questi anni? Come si chiama la sua madre naturale e perché
l’ha abbandonato?
Guglielmo e Gemma arrivano alla festa di
Capodanno. Il posto è affollato: ragazzi e ragazze che indossano
abiti strani e travestiti in mille modi diversi si divertono, la
musica è assordante. Tra pochi minuti il vecchio Milennio non ci
sarà più. Guglielmo si sposta per prendere due bicchieri di
champagne mentre Gemma rimane seduta su un divanetto. Quando
Guglielmo ritorna Gemma non c’è. Il ragazzo si siede sul divano,
sta pensando a tutto quello che gli ha detto Angelica e,
all’improvviso, una ragazza bruna si siede accanto a lui.
Da
questo momento Guglielmo comincerà un’avventura insieme a questa
ragazza sconosciuta che lo porterà fino alla follia... o quasi.
Da
questo momento, il romanzo prende un ritmo frenetico, pieno di scene
strane e drammatiche, e Guglielmo è trasportato come se fosse una
bambola senza volontà. C’è qualcosa di sinistro in questa
ragazza, Luana, e anche in suo padre Lucio.
LEGÀMI è una
storia che parla dei sentimenti umani, del destino, degli uomini e
donne che cercano di vivere la loro vita ma che, però, si sentono
costretti a fare qualcosa di diverso da quello che pensavano. LEGÀMI
parla anche della cattiveria umana, della follia di certe persone per
far sí che tutto diventi come loro credono che deve essere, senza
curarsi dei sentimenti altrui.
Con questo libro Roberta
Mezzabarba ha fatto centro. È riuscita, con parole semplici ma anche
tramite belle metafore, a descrivere i sentimenti umani alla ricerca
della propria identità, l’amore, l’amicizia e anche i dubbi che,
nel corso della nostra vita, hanno assalito tutti quanti. È questo
proprio lo scoppo della scrittrice: riflettere sulla realtà in cui
siamo sommersi: sarà soltanto un sogno, un incubo o qualcosa che
hanno deciso altre persone per noi? Siamo i padroni della nostra vita
oppure c’è una forza che ci traccia il sentiero che dobbiamo
seguire senza rendercene conto?
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