Romanzo storico diviso in un prologo e
due parti che racconta la ricerca di un frate francescano, Corrado,
su un mistero che riguarda il fondatore dell’Ordine: San Francesco
d’Assissi. L’ambientazione è quella del XIII secolo con nobile
più o meno crudeli, il popolo che debe lottare per sopravvivere, la
violenza delle guerre contro il turco, le differenze tra francescani
conventuali e spirituali e, poi, tutto questo, avvolto per un segreto
sulla vita del santo di Assissi.
Tutto
comincia il 25 marzo di 1230 quando le spoglie del santo sono
derubate per un gruppo di milite aiutati per alcuni frati e riescono
a nascondere il feretro in una fosa dietro l’altare di una chiesa.
“Nessuna
tracia, padre Francesco (…) Il tuo segreto rimarrà inviolato.”
(pagina 6)
In
questo momento nasce la fratellanza dei Compari della Tomba che ha
come scopo non rivelare dove si trova la tomba del santo. Un
inizio intrigante che fa che il lettore abbia voglia di conoscere
cosa sta succedendo. Questo
prologo, così misterioso e intrigante obbliga a leggere le 500
pagine del libro.
La
prima parte, intitolata “Il griffone” racconta le vicissitudini
di frate Corrado, un eremita, che arriva alla sua povera capanna in
cima al monte e vede a un povero frate nel suo interiore. Si chiama
Fabiano ed è molto giovane. Porta con sé una pergamena di Frate
leone, il compagno e segretario di Francesco e una lettera per
Corrado;
A
Corrado, mio fratello in Cristo, frate Leone, suo indegno compagno,
porge rispettoso omaggio nel Signore Iddio. (…) Ricordi come ti
raccomandai di studiare e imparare. Leggi con i tuoi occhi, discerni
con la tua mente, sperimenta nel tuo cuore la verità delle leggende.
Servi pauperes Christi. (…) Scritto in Assissi nel quattordicesimo
anno dell’amministrazione di Bonaventura da Bagnoregio, ministro
generale dell’Ordine dei Frati Minori (pagina 17)
Questo
è il vero comincio del libro, delle vicende che Corrado terrà che
subire in un percorso da Ancona fino ad Assissi per scoprire la
verità, una verità pericolosa per quanto il povero frate verrà
incarcerato, subirà dei tormenti e, finalmente, rilasciato dalle
segrete del convento di Assissi potrà raggiungere il suo obiettivo.
Ma ne vale la pena scoprire la verità oppure è meglio lasciare
perdere? Questo
lo scopriremmo attraverso la lettura delle 500 pagine che compongono
il libro.
La
seconda parte “Il poverello di Cristo”, si incentra nel scoprire
la verità di ogni personaggi che a che vedere con le storie che si
hanno cominciato a raccontare nella prima parte, tra quelle, la vera
storia di San Francesco, il mistero sarà scoperto ma, questo è
qualcosa di buono?
Le avventure di frate Corrado sono piene di persone che lo aiuteranno come Amata e dona Jacopa, una dama amica del santo, ma anche è piena di persone che non vorranno che la verità si faccia luce come Bonaventura, frate Illuminato e gli altri Compari della Tomba.
John
Sack, con uno stile semplice, una maniera di raccontare scorrevole,
fa che ci tuffiamo nel libro, che percorrendo i camini dello stesso
frate Corrado possiamo imparare di più sul santo di Assissi, delle
sue leggende. Perché ce ne sono diverse: La leggenda dei tre
compagni, La leggenda Maior, La leggenda del Celano e, come no, il
manoscritto di Leone, il compagno di Francesco.
Non
voglio scrivere di più, so che il libro piacerà agli amanti dei
romanzi storici. Soltanto una cosa, le leggende hanno una parte di
verità, a volte questa verità può risultare scomoda ma non
diminuisce il valore dell’uomo che è il centro della leggenda,
anzi, lo valorizzano.
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