Páginas

jueves, 3 de noviembre de 2022

CHIAMATA DALL'INFERNO di Elisa Averna - RECENSIONE


Ho letto un sacco di libri che hanno Dante e la sua grande opera Divina Commedia come base per svolgere un romanzo. Quasi tutti sono stati romanzi storici oppure pseudo storici, con elementi fantastici e anche esoterici. Quello che rende il libro di Elisa Averna sia diverso sono due cose: 
- in primo luogo, Dante è utilizzato per un psicopatico telefonico per mettere alla prova una donna, deve indovinare il motivo per cui la chiama e anche il suo vero nome. 
- in secondo luogo, dall’inizio del libro Elisa Averna ci mette al dunque del suo romanzo. Non ci sono preliminari, non ci sono descrizioni, ambientazione o qualsiasi altra cosa che definisce un libro come un romanzo, ma, comunque, il libro attrae l’attenzione del lettore sin dall’inizio: 

Pronto, chi parla? 
Sono il lupo cattivo e tu ora farai quello che ti dirò. 

Con queste due frasi comincia CHIAMATA DALL’INFERNO di Elisa Averna. Non c’è una descrizione della stanza, dei personaggi, ma si sa soltanto che la protagonista é a Milano, nella sua casa, il giorno in cui comincia il suo incubo (9 marzo 2022 al pomeriggio) e come si chiamano i personaggi coinvolti nel capitolo che si legge (Jessica, Matthias, sconosciuto). Sembra un’ambientazione di una opera teatrale, ma neanche troppo, perché in queste tipo di genere si deve dire dove sono i personaggi (seduti su una sedia, un divano,…), i mobili della stanza (il divano qua, la sedia, una finestra con le tende rosse e altre cose del genere), i sentimenti che devono provare (tristezza, allegria,…). Invece questo non c’è.  

Allora, cosa è CHIAMATA DALL’INFERNO? Un libro scritto in tal maniera che è il lettore, con la sua immaginazione, chi mette la faccia ai personaggi,che è il lettore a dover immainare la maniera in cui vestono, parlano, gridano. Elisa Averna non ha bisogno di descrivere l’angustia di Jessica ogni volta che lo sconosciuto la chiama e la mette alla prova, il lettore è così indotto a immaginarla così. Certo è che ognuno vedrà Jessica come piace, per uni sarà bionda, per altri morena, di altezza bassa oppure alta come una giraffa. Tutto questo non c’entra con quello che l’autrice ci vuole raccontare: la storia di una donna e del suo sconosciuto tormentatore. 

Non spoiler: devo dire che al quinto cerchio mi è venuta in mente la soluzione ma non certamente per le tracce lasciate dallo sconosciuto a Jessica. A questo rimane sorpreso anche il lettore più acuto.

Vedere su Amazon

No hay comentarios:

Publicar un comentario

Podedes deixar aqui os vosos comentarios, ideas e suxerencias.
Podéis dejar aquí vuestros comentarios, ideas o sugerencias.
Spazio per scrivere le vostre osservazioni e idee.