domingo, 12 de abril de 2020

Nuvole Nere, Nuvole Bianche

Molto tempo fa, nella piccola valle, tutto succedeva preciso come un orologio: il sole si alzava presto la mattina, sempre splendente, dopo, il vento soffiava e, con l’aiuto del sole, sciaquava le gocce di acqua che la pioggia della notte, a volte la nebbia, lasciava sull’erba, sui fiori e sulle foglie degli alberi.
I contadini, già svegliati prima di alzarsi il sole, lavoravano fino a mezzogiorno, si fermavano un po’ e guardavano il cielo e le montagne in torno a loro. Si chiedevano, già con angoscia già con desiderio, che cosa succederebbe la sera: pioverà? Nevicherà? Rimarrà il cielo come durante mattina?
Soltanto le nuvole sapevano la verità. C’erano due gruppi: Nuvole Nere e Nuvole Bianche. Dalle Nuvole Nere scendeva la pioggia, dalle Nuvole Bianche cadeva la neve. In inverno c’erano esclusivamente Nuvole Bianche. La valle compariva al mattino bianca e bella. In primavera c’erano unicamente Nuvole Nere, ed allora la pioggia cadeva pian pianino sulla valle. In autunno a volte c’era il sole, a volte c’erano le Nuvole Nere e le ombre erano meno lunghe che durante l’estate. In questa ultima stagione Nuvole Nere e Nuvole Bianche ritornavano a casa sua, da dietro le montagne. Allora il sole, durante tre mesi, era il dono assoluto del cielo e le uniche tracce di tutta l’acqua caduta da nove mesi fa erano l’erba con una altezza mai vista, i fiori di colori scintillanti e gli alberi grandi come chiese.
Succedeva così ogni anno. Tutti erano felici.
Ma, una volta, una piccola Nuvola Bianca, che non capiva perché le Nuvole Nere avevano più giorni di gioco che le Nuvole Bianche, è fuggita dal suo gregge e, mentre le Nuvole Nere stavanno lavorando e lasciando cadere la pioggia sulla valle, si è introdotto tra le Nuvole Nere senza che loro si rendano conto e, allo stesso modo delle sue sorelle maggiori, ha cominciato a liberare la neve che era in sè.
“Cosa succede?” –dicevano le Nuvole Nere guardando stupiti quei fiocchi di neve scendendo tra le sue gocce d’acqua. La nuvola bianca era veramente piccolina e si era nascosta dietro la più grande nuvola nera. Ma, una nuvola nera di simile dimensione, che giocava volando tra le altre nuvole nere, si l’ha incontrata e ha cominciato a urlare.
“Qui, venite qui, c’e un intruso!”
Le Nuvole Nere si riunirono in torno alla piccola nuvola bianca e cominciarono a gridarle. Lei ha iniziato, un’altra volta, a liberare più fiocchi di neve perchè aveva molta paura.
Le Nuvole Bianche si renderono conto: la più piccolina fra loro non c’era. Attravesarono le montagne e volarono rapidamente fino alle Nuvole Nere che seguivano a gritare. La più vecchia tra loro si è messa davanti la piccolina Nuvola Bianca. Tutto è rimasto in silenzio. Durante un po’ le due nuvole parlano e dopo pocchi minuti la più vecchia ha detto:
“Sentite! Ha già capito perché noi giochiamo meno tempo che voi. Questo non significa che siamo meno importanti se non diverse, e ogni cosa, persona, animale, anche le nuvole, hanno una funzione, un lavoro preciso, che devono fare nel tempo adatto”.
La piccola Nuvola Bianca è tornata con le sue sorelle ed è rimasta  dietro le montagne fino al inverno prossimo.