sábado, 18 de abril de 2020

Il compleanno della nonna

Il compleanno della nonna

Nino e la sua famiglia arrivano a casa domenica sera. Sono molto stanchi. Il fine settimana con i loro parenti è stato veramente una pazzìa. Donatella, sua moglie, ha portato Sofia, sua figlia, in camera da letto mentre Nino riposa un po’ sul divano.
Mentre osserva sua moglie Nino ricorda i due giorni che sono stati con le rispettive famiglie.
Venerdì
Nino è avvocato dello stato, lavora in un ufficio insieme a due colleghi. Sua moglie, Donatella, è commessa in una libreria che questo mese di luglio è chiusa per vacanza. Sofia, sua figlia, ha finito le lezioni. Quindi, tutta la famiglia è in vacanza.
Oggi loro si sono svegliati molto presto. Questo sabato è il compleanno della nonna di Nino, Alessandra, che farà cent’anni. Donatella ha preparato le valigie giovedì sera e mentre lei fa la colazione per la famiglia Nino esce di casa per metterle nel bagagliaio. Quando ritorna a casa la tavola è già apparecchiata: caffè latte, toast, marmellata di fragole, spremuta d’arancia, succo di pesche e burro.
Dopo la colazione Nino aiuta sua moglie a lavare i piatti ed i bicchieri. Tutti escono subito di casa. Sono le sei del mattino, Venezia è vuota. Nino è abituato a svegliarsi prima delle cinque del mattino, anche se lui vive a Venezia, lavora a Torino dal lunedì al venerdì. Tutti i giorni va da Venezia a Torino, e da Torino a Venezia. E così tutte le settimane di ogni anno da dieci anni. Sempre lo stesso tragitto.
Dopo un viaggio molto lungo arrivano a un paesino vicino al lago d’Iseo. Ancora devono arrivare a casa della nonna, nei dintorni del lago. Sono le diciotto e di fronte alla casa ci sono quattro automobili. Con loro non manca più nessuno.
La casa della nonna è molto grande, è a tre piani e con una grande terrazza al terzo piano. È un dono del capo di Alessandra, un uomo molto ricco il quale lei ha assistito per molti anni, visto che la nonna da giovane faceva l’infermiera. Qui vive con suo marito, Gino Pavese, giardiniere nella casa di don Giuseppe, il capo della nonna, e Anna, la sorella di Nino, che lavora come veterinaria del paese soltanto il pomeriggio, dalle quindici alle venti o ventuno. La mattina, pulisce la casa, fa la colazione e il pranzo con l’aiuto di una donna di servizio, Valentina, che vive nel paese e arriva a casa di Alessandra dal lunedì al venerdì presto ed esce dopo aver pranzato con la famiglia.
Nino ha parcheggiato l’automobile accanto a una macchina targata Firenze, proprietà delle sorelle di Donatella, Francesca e Licia Fibonacci, che sono falegnami e gemelle. Le altre automobili sono targate Bologna, Torino e Napoli. L’auto torinese è dei genitori di Nino, Pietro Pavese e sua moglie Carla. I genitori di Nino sono una coppia molto strana: la mamma lavora come professoressa di Etica all’Università di Torino, e il padre, già pensionato, da giovane è stato borseggiatore fino ai cinquantacinque anni, adesso ha una ditta di sicurezza. È stato il miglior borseggiatore di Torino e non è stato mai in  carcere. L’auto napoletana è del fratello di Nino, Paolo, sposato con Chiara. Lui lavora come giardiniere e sua moglie è vigile urbano. Hanno tre figli: Carla, Alessandra e Paolo. L’auto bolognese è sconosciuta.
Nino è uscito dall’automobile, ha aperto il bagagliaio e ha preso le valigie. Nel frattempo tre bambini, due ragazze e un ragazzo, sono usciti dalla casa. Son i nipoti di Nino, i figli di suo fratello Paolo: Carla, Alessandra e Paolo. Carla ha nove anni, indossa un paio de jeans, una maglia azzurra, una giacca bianca e dei sandali di pelle; Alessandra ha sette anni, veste una gonna corta rossa a righe bianche, una maglietta a girocolo gialla e le scarpe da ginnastica rosse; Paolo ha undici anni, gli stessi di Carla, indossa un paio di jeans, una camicia bianca e un paio di scarpe di pelle nere.
Nino e Donatella osservano Chiara e Paolo, i genitori dei loro nipotini. Chiara, sua cognata, in tenuta elegante e delle scarpe con i tacchi alti, con i capelli biondi molto lunghi, ha trentacinque anni, suo marito, Paolo, è più giovane di Nino, ha la stessa età di Chiara. Lui veste dei pantaloni neri di cotone neri, una camicia grigia e i sandali di pelle dello stesso colore. Chiara lavora come vigile urbano e Paolo come giardiniere. Vengono da Napoli.
Nino e Donatella portano le valigie fino alla porta mentre Sofia e i suoi cugini chiacchierano. Appena sono arrivati sono usciti di casa Anna, la sorella di Nino; Pietro e Carla, i loro genitori, Francesca e Licia, le sorelle gemele di Donatella, vicino a loro ecco due uomini, anche loro gemelli; Pierpaolo, il fratello di Donatella, e i loro genitori, Andrea e Sofia Pavese.
Sembra una foto di famiglia. Ma, quando, alla fine, Nino ha lasciato le valigie per terra, prima dell’inizio delle scale, la foto è scombinata da una moltitudine di baci e abbracci ai nuovi arrivati. Tutti sono contenti di vederli e sentirli.
All’improvviso, una voce di anziano, però forte e autoritaria, risuona dietro di essi. Allo stesso modo che il mar Rosso, tutti hanno aperto un cammino per permettere alla nonna di scendere di casa a baciare il suo nipotino più grande.
Mentre Alessandra e Gino scendono pian pianino, ( lei ha novantanove anni e lui centuno), Nino li osserva: la nonna indossa una gonna lunga nera e una camicia bianca a righe nere, i suoi capelli, bianchi come la neve, sono pettinati con una crocchia, nella sua mano destra, un bastone; vicino a lei, suo marito, Gino. È più alto di lei, in tenuta elegante ma sportiva sembra un uomo di vecchio stampo.
Ma, che cosa dici?, gridono tutti protestando e circondando Alessandra.
Le parole di sua nuora fanno ridere Alessandra.
D’un tratto sentono una voce rauca dietro di loro che chiama a cenare. È Valentina, la donna di servizo, che oggi è rimasta a casa per aiutare Anna a cucinare. Sono venti persone e Anna da sola non può fare da mangiare per tanta gente. Tutti si girano e salgono le scale,  dietro la nonna e suo marito. Sembrano il re e la regina di un piccolo paese, con i loro cortigiani andando dietro a loro, a coppie.
Nino pensa che l’ingresso è molto bello, lì ci sono delle cose molto antiche: a destra un attaccapanni di legno nero, forse d’ebano; anche una cassa con dentro un ammasso di pantofole, di diverse dimensioni, vicino alla cassa un’altra cassa, o meglio una cassetta, senza niente. Tutti, dalla nonna al bambino più piccolo, si tolgono le scarpe e s’infilano le pantofole. Alla nonna non piace che si vada per casa con le scarpe.
Alla sinistra della porta c’è un armadio, dello stesso legno nero dell’attaccapanni, con molti disegni strani sulle sue ante; accanto all’armadio un’altra porta. Lì c’è la sala da pranzo dove c’è una grande tavola rettangolare per venti commensali. Ad Alessandra piace molto guardare la TV mentre mangia, quindi ci sono due televisori: nell’angolo sinistro, fra due finestre, e un altro all’angolo destro, all’accesso della sala. Insomma, tutti possono guardare la TV.
La famiglia è ancora nell’ingresso e sta parlando e parlando. La donna di servizo, è uscita dalla cucina, una stanza molto grande alla destra del portone, con un piatto piano da portata con diversi affettati: pollo ripieno, prosciutto, mortadella, salame, ...
La cena è stata molto buona, con piatti di pasta, pizze frutti di mare e miciona. Alessandra è una donna all’antica, quindi le donne sono andate in cucina mentre gli uomini sono rimasti nel soggiorno.
Gino, nella sua poltrona preferita, accanto alla finestra da dove può vedere il giardino, comincia a parlare.
Il fratello di Nino si alza dalla poltrona che è vicino alla porta del corridoio, e va fino a un armadio accanto alla finestra, apre le ante e prende otto bicchieri e la bottiglia di Amaretto, li porta in tavola che è di fronte al divano; e poi, versa dell’Amareto a tutti.
Nel frattempo, nella cucina, le donne della famiglia, insieme ai bambini, si sono sedute intorno alla enorme tavola che c’è lì; tutte meno la nonna che è di fronte a una vecchia cucina a legna aspettando che l’acqua finisca di bollire. Lei fa il caffè come cinquant’anni fa. Anna affetta una crostata alla Nutella e alle noci su un piccolo tagliere alla destra della nonna. Alla sua sinistra Valentina ordina i bicchieri che Carla prende dall’armadio vicino alla porta della dispensa, una stanza molto grande dove Alessandra ha un sacco di cibi. Carla osserva se lì ci sono tutte le cose di cui hanno bisogno il giorno dopo per festeggiare il compleanno della nonna: le uova, il burro, la farina, l’olio, l’aceto balsamico, lo zucchero, le pesche, i pomodori, le cipolle, gli spicchi d’aglio, le melanzane, ... mancano solo la carne macinata, i funghi, qualche fragola e la panna. Carla scrive tutti gli ingredienti in un piccolo quaderno che è appeso alla porta della dispensa. Quando lei ha finito di scrivere, prende il foglio e lo mette nella tasca della sua vestaglia. Dopo, esce dalla dispensa. Manca soltanto lei intorno alla tavola.
Valentina, dopo aver mangiato un pezzo di crostata e bevuto una tazzina di caffè, esce dalla casa. Nel suo piccolo appartamento ci sono molte cose che deve ancora fare.
Tutte le donne si sono alzate: Chiara porta i suoi figli in camera, al secondo piano, mentre  le altre donne, insieme a Sofia, aiutano Alessandra: Donatella lava il servizio di porcellana, i cucchiaini, le forchette e i coltelli, sua figlia sciacqua il tutto, Francesca li prende e li mette nel mobile che c’è vicino alla dispensa. L’altra gemella, Licia, raccoglie e piega la tovaglia e la mette nell’armadio dei bicchieri, in un ripiano sotto le tazzine; Anna e Alessandra mettono in ordine le sedie. Quando arriva Chiara deve essere pulito soltanto il pavimento.
Alle undici la casa è finalmente in silenzio.
Al secondo piano, ci sono diverse camere da letto e due sanze da bagno, le gemelle hanno la loro camera di fronte alla camera dei loro fidanzati e alla destra della camera della nonna. Alessandra è una donna molto tradizionale e i fidanzati dormono in camere diverse. Le gemelle stanno per addormentarsi quando improvvisamente ascoltano parlare Stefano e Luigi, si alzano e vanno a vedere che cosa dicono.
Le gemelle, che hanno ascoltato tutta la conversazione, sono preoccupate per le parole di Luigi. Se l’ispettore rivela il segreto di Pietro... può succedere un casino. C’è un problema. Licia e Francesca non sanno che fare: uscire dalla loro camera e parlarne con Donatella o rimanere lì e aspettare ad ascoltare il resto della conversazione. Ma i loro fidanzati non parlano più. Adesso tutta la casa è silenziosa e le gemelle decidono di aspettare la mattina.

Sabato
Nino si è svegliato alle dieci. Donatella non c’è. Non si è accorto di niente. Ha dormito della grossa. Si alza, infila le pantofole ed esce dalla stanza. Tutto il piano è in silenzio. Entra nel bagno. Il suo abbigliamento è sulla lavatrice. Dopo pochi minuti scende le scale. Nella cucina ci sono tutti. Sulla tavola ci sono il latte caldo, il caffè, la marmellata di fragole, burro e spremuta d’arance. Ognuno al suo posto fa colazione.
Nino si avvicina, la bacia e si sedie. Alessandra, mentre loro finiscono di mangiare, come sempre, comincia a lavare piatti e bicchieri man mano che loro glieli portano. Dopo dieci minuti, soltanto Nino e la nonna rimagono nella casa. I bambini escono di casa e giocano nel giardino. Carla e Sofia aiutano Alessandra con la pulizia della cucina, poco dopo le due donne spazzano il pavimento della sala da pranzo e il soggiorno mentre Alessandra pulisce un sacco di ricordini e pensierini che sono sui televisori ed anche sull’armadio del soggiorno dove il marito di Alessandra ripone le bevande che gli piacciono.
Anche Chiara, Donatella e Sofia rimangono in casa per aiutare a pulire le camere da letto.
Anna e le gemelle escono per fare la spesa. Pietro, Andrea, Paolo, il fratello di Donatella, Pierpaolo e i fidanzati di Licia e Francesca li accompagnano. Loro faranno una passeggiata per il paese mentre le donne comprano tutto il necessario per cucinare il pranzo speciale per celebrare il compleanno di Alessandra.
Nella macelleria Francesca e Anna fanno la fila mentre Licia compra i funghi e le fragole in un negozio all’angolo.
Con poche parole Francesca racconta ad Anna di cosa hanno parlato Stefano e Luigi.
Appena sono uscite dal negozio del macellaio compare davanti a loro Licia carica di funghi, fragole, pomodori, cipolle, carote e sedano.
Alle undici tutti sono già a casa. Mentre le donne cominciano a preparare il pranzo gli uomini, nel terzo piano, giocano a bilardo e parlano.
La figlia di Donatella prende una cipolla dalla dispensa e poi un coltello. Con queste cose arriva alla tavola dove c’è un posto adatto per tagliare qualsiasi cosa. È una brava ragazza a cui piace cucinare.
Intanto, Anna ha preso i pomodori. In una casseruola l’acqua bolle e dopo aver fatto dei tagli ai pomodori ce li mette dentro. Sono pomodori del suo orto, grandi e rossi.
La cucina, anche se grande, diventa piccola con le donne che stanno lavorando e andando di qua e di là. Gridano e ridono mentre lavorano. È un bel giorno di festa e tutto è a posto per festeggiare con la nonna. Però il tritacarne si guasta e allo stesso tempo, sulla moderna cucina, l’acqua non bolle più.
E poi gli uomini guardano cosa è successo. Ma nessuno può spiegare perché non c’è la luce dato che tutto è a posto. Anna ritorna in cucina. Il tirtacarne continua a non funzionare e inoltre anche  l’acqua è andata via.
I gemelli, senza fare parola, escono dalla cucina. Certo che non dimenticheranno mai questa giornata. Né loro, né nessuno di quelli che si trovano in casa della nonna per festeggiare il suo compleanno.
Per quasi tre ore tutti hanno lavorato come matti: la nonna non gli ha dato un attimo di respiro fino a che non hanno finito di cucinare il pranzo. Tutti hanno lavorato molto, meno Gino e Pietro che sono stati a consigliare Luigi e Stefano sul modo migliore di tagliare la legna e che sono riusciti a far venire il mal di testa ai gemelli

La festa è stata un successone: hanno mangiato, hanno bevuto, hanno brindato, hanno cantato e hanno ballato. La nonna, coraggiosa, ne ha combinata una delle sue e ha ballato con tutti dei balli della sua gioventù. È stata una bella serata e un bel fine settimana... ma molto stancante.