Jennifer è una ragazza ombrosa, sempre indossa abiti di colore nero,
sempre solitaria; ha un’unica amica, Sally. La sua vita trascorre
senza emozioni fino a che il laboratorio di chimica della sua scuola
si incendia. Questo fatto scatena un ricordo doloroso: la morte
del suo padre anche in un altro incendio e il ricovero della sua
mamma nell’ospedale. È da questo momento che Jennifer si ribella.
Aveva fatto un piercing al naso, tinto di nero
i miei biondi capelli, e aveva concesso a un mio amico di tatuarmi
sul collo le ali nere di un angelo (…). Avevo rifatto il mio
guardaroba con vestiti, T-Shirt, pantaloni, giacche… tutto, tutto
di colore nero (pag. 19).
Del resto la sua vita trascorre tra il Liceo e la
casa della nonna, con cui vive. Il tatuaggio è stato un’idea del
suo amico James, un compagno del laboratorio di chimica.
Così comincia “L’ultima Black Sky” di
Antonella Chiego, con la descrizione della vita di una ragazza, dei
suoi problemi, sogni e speranze. Non sembra un granché, veramente.
Ma questa vita così anodina sarà messa a catafascio il giorno che
Jennifer va da sua madre e la vede in quella stanza quasi buia
dell’ospedale.
Le persiane non lasciavano passare molta luce
ma riesco a scorgere le pareti bianche imbranttate (pag. 43).
Giusto in questo punto, in questo preciso istante,
qualcosa attira l’attenzione di Jeniffer, una frase sulla parete:
Sorge il sole e cala l’oscurità (pag.
44)
Sebbene il ritmo della storia fino qui sia un po’
lento si può dire che è corretto che sia in questo modo. Perché
poi, quando tutto comincia a svelarsi, quando Jennifer comincia a
scoprire la sua vera natura e quella delle persone intorno a lei
(James, Cam, Sally, i suoi genitori, la nonna), allora tutto andrà a
catafascio.
Tutto qua per quanto riguarda l’argomento del
libro.
Come tutti i libri che sono state scritti con il
cuore e l’anima, “L’ultima Black Sky” ha una doppia lettura:
quella superficiale e un’altra più profonda.
La lettura superficiale ci parla delle avventure
di una ragazza dal momento in cui un fatto insolito succede nella sua
vita, di quello che deve fare per capirlo e delle sue relazioni con
gli altri personaggi che ci sono intorno e come questa ragazza agisce
nel momento in cui si mette in difficoltà, sia da sola oppure per
via di un altro personaggio.
La lettura più approfondita ci parla del percorso
vitale di una persona che deve confrontarsi con sé stessa per
crescere fisica e mentalmente, una storia che parla del passo della
giovinezza al mondo degli adulti e delle difficoltà che si
incontreranno sul cammino. Perché niente è come sembra, la natura,
sia qualsiasi sia, è un essere cambiante, non rimane nelle quiete,
si svolge, muta, varia, per fuori e all’interno.
Come dice Antonella Chiego, per dire meglio, la
protagonista del libro, Jennifer,
C’è una linea sottile tra la realtà e i
sogni. Talvolta si vive sognando, altre si sogna di vivere una vita
che non abbiamo (pag. 63)
Anche se all’inizio il ritmo del libro è un po’
lento, credo di averlo detto sopra, man mano che si continua con la
lettura, quella storia semplice della ragazza con i suoi problemi di
ragazza minorenne, si accumulano e si fanno più complessi fino alla
fine del libro con un’apoteosi inaspettata. Il libro di Antonella
Chiego insegna a rialzarci ogni volta che la vita ci colpisce, ogni
volta che una persona in cui abbiamo messo la nostra fiducia ci
delude, ogni volta e ancora un’altra volta. La lotta, bensì che
con gli altri, è con noi stessi.
“L’ultima Black Sky” si può capire come una
storia di urban terror oppure come una riflessione sulla natura
umana, con i suoi pregi e difetti. Un natura che, anche gli esseri
sopranaturali, possiedono, perché partecipano della stessa natura,
sono natura, e tutto nella natura non è assolutamente cattivo né
assolutamente benigno. Il griglio è il colore della natura ed è
proprio questo griglio quello che si deve capire perché, come detto,
le cose non sembrano sempre quello che sono nella sua apparenza.
Neanche questo bel libro di Antonella Chiego.