sábado, 13 de febrero de 2021

IL SIGILLO DI DIO di John Sack - RECENSIONE


Romanzo storico diviso in un prologo e due parti che racconta la ricerca di un frate francescano, Corrado, su un mistero che riguarda il fondatore dell’Ordine: San Francesco d’Assissi. L’ambientazione è quella del XIII secolo con nobile più o meno crudeli, il popolo che debe lottare per sopravvivere, la violenza delle guerre contro il turco, le differenze tra francescani conventuali e spirituali e, poi, tutto questo, avvolto per un segreto sulla vita del santo di Assissi. 
Tutto comincia il 25 marzo di 1230 quando le spoglie del santo sono derubate per un gruppo di milite aiutati per alcuni frati e riescono a nascondere il feretro in una fosa dietro l’altare di una chiesa. 
Nessuna tracia, padre Francesco (…) Il tuo segreto rimarrà inviolato.” (pagina 6) 
In questo momento nasce la fratellanza dei Compari della Tomba che ha come scopo non rivelare dove si trova la tomba del santo. Un inizio intrigante che fa che il lettore abbia voglia di conoscere cosa sta succedendo. Questo prologo, così misterioso e intrigante obbliga a leggere le 500 pagine del libro. 
La prima parte, intitolata “Il griffone” racconta le vicissitudini di frate Corrado, un eremita, che arriva alla sua povera capanna in cima al monte e vede a un povero frate nel suo interiore. Si chiama Fabiano ed è molto giovane. Porta con sé una pergamena di Frate leone, il compagno e segretario di Francesco e una lettera per Corrado;

A Corrado, mio fratello in Cristo, frate Leone, suo indegno compagno, porge rispettoso omaggio nel Signore Iddio. (…) Ricordi come ti raccomandai di studiare e imparare. Leggi con i tuoi occhi, discerni con la tua mente, sperimenta nel tuo cuore la verità delle leggende. Servi pauperes Christi. (…) Scritto in Assissi nel quattordicesimo anno dell’amministrazione di Bonaventura da Bagnoregio, ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori (pagina 17)

Questo è il vero comincio del libro, delle vicende che Corrado terrà che subire in un percorso da Ancona fino ad Assissi per scoprire la verità, una verità pericolosa per quanto il povero frate verrà incarcerato, subirà dei tormenti e, finalmente, rilasciato dalle segrete del convento di Assissi potrà raggiungere il suo obiettivo. Ma ne vale la pena scoprire la verità oppure è meglio lasciare perdere? Questo lo scopriremmo attraverso la lettura delle 500 pagine che compongono il libro. 
La seconda parte “Il poverello di Cristo”, si incentra nel scoprire la verità di ogni personaggi che a che vedere con le storie che si hanno cominciato a raccontare nella prima parte, tra quelle, la vera storia di San Francesco, il mistero sarà scoperto ma, questo è qualcosa di buono?

Le avventure di frate Corrado sono piene di persone che lo aiuteranno come Amata e dona Jacopa, una dama amica del santo, ma anche è piena di persone che non vorranno che la verità si faccia luce come Bonaventura, frate Illuminato e gli altri Compari della Tomba. 

John Sack, con uno stile semplice, una maniera di raccontare scorrevole, fa che ci tuffiamo nel libro, che percorrendo i camini dello stesso frate Corrado possiamo imparare di più sul santo di Assissi, delle sue leggende. Perché ce ne sono diverse: La leggenda dei tre compagni, La leggenda Maior, La leggenda del Celano e, come no, il manoscritto di Leone, il compagno di Francesco. 
Non voglio scrivere di più, so che il libro piacerà agli amanti dei romanzi storici. Soltanto una cosa, le leggende hanno una parte di verità, a volte questa verità può risultare scomoda ma non diminuisce il valore dell’uomo che è il centro della leggenda, anzi, lo valorizzano.